Terzo responsabile impianto termico: ruolo e obblighi

Terzo responsabile impianto termico

Chi è il terzo responsabile dell’impianto termico

Il terzo responsabile dell’impianto termico è una figura tecnica definita dalla normativa italiana, in particolare dal D.Lgs. 192/2005 e dal DPR 74/2013, che svolge un ruolo fondamentale nella gestione, manutenzione e controllo degli impianti termici. Si tratta di un soggetto, diverso dal proprietario o dall’amministratore, formalmente incaricato della responsabilità dell’esercizio e della manutenzione dell’impianto.

La legge lo definisce come “la persona fisica o giuridica che, in possesso dei requisiti richiesti, assume con atto formale la responsabilità dell’esercizio, della conduzione, del controllo e della manutenzione dell’impianto termico”. Questo incarico comporta una responsabilità diretta sia dal punto di vista tecnico che legale, sollevando il proprietario o l’amministratore di condominio da eventuali obblighi normativi e sanzioni.

La nomina di un terzo responsabile non è obbligatoria in tutti i casi, ma si rende necessaria quando il proprietario dell’impianto non è in grado o non intende gestirlo in autonomia. In particolare, la sua presenza è molto diffusa in ambito condominiale o in edifici dotati di impianti termici centralizzati, dove la gestione risulta complessa e richiede una figura con competenze specifiche.

È importante sottolineare che il terzo responsabile non è semplicemente un manutentore: assume responsabilità formale sull’impianto, comprese le eventuali sanzioni in caso di mancato rispetto delle norme vigenti in materia di sicurezza, efficienza energetica e manutenzione.

Funzioni e responsabilità del terzo responsabile

Il terzo responsabile dell’impianto termico assume una serie di compiti tecnici, operativi e documentali che vanno ben oltre una semplice attività di manutenzione. La sua funzione principale è garantire che l’impianto termico sia gestito nel pieno rispetto delle normative vigenti, con particolare attenzione alla sicurezza, all’efficienza energetica e alla regolarità degli interventi.

Tra le sue responsabilità principali rientrano:

  • La conduzione dell’impianto: deve assicurare il corretto funzionamento degli impianti in ogni momento, intervenendo tempestivamente in caso di guasti o malfunzionamenti.
  • La manutenzione ordinaria e straordinaria: deve pianificare e realizzare tutti gli interventi previsti dalla legge e dalle specifiche tecniche dell’impianto, tenendo conto delle indicazioni dei costruttori.
  • Il controllo dell’efficienza energetica: è tenuto a effettuare (o far effettuare) i controlli sull’efficienza dell’impianto secondo le scadenze previste, con particolare attenzione alla riduzione dei consumi e delle emissioni.
  • La redazione e aggiornamento del libretto di impianto: ha l’obbligo di tenere aggiornato questo documento ufficiale, nel quale devono essere registrate tutte le operazioni di manutenzione e controllo.
  • La comunicazione con le autorità competenti: deve trasmettere alle autorità (es. Comune, Regione, ARPA o enti accreditati) i dati richiesti per i controlli e per il catasto degli impianti termici.

Un aspetto essenziale da chiarire è la differenza tra manutentore e terzo responsabile. Mentre il manutentore si limita ad eseguire interventi specifici su richiesta del proprietario, il terzo responsabile assume un ruolo attivo e continuativo, diventando l’unico referente tecnico-legale dell’impianto. Questo significa che risponde direttamente di eventuali irregolarità o incidenti legati al malfunzionamento o alla cattiva gestione dell’impianto.

Infine, il terzo responsabile ha anche obblighi assicurativi, dovendo dimostrare di essere coperto da una polizza di responsabilità civile che tuteli l’impianto, le persone e i beni eventualmente danneggiati da un suo errore o negligenza.

Quando è obbligatoria la nomina del terzo responsabile

La nomina del terzo responsabile dell’impianto termico non è sempre obbligatoria, ma diventa necessaria in determinate circostanze, previste dalla normativa e definite in base alla complessità dell’impianto e alla capacità del proprietario o dell’amministratore di garantire la corretta gestione tecnica.

Secondo quanto stabilito dal DPR 74/2013, il terzo responsabile è richiesto ogni volta che il proprietario o il soggetto responsabile dell’impianto (come nel caso degli amministratori di condominio) non è in grado di assicurare direttamente l’esercizio, la conduzione e la manutenzione in conformità alla normativa vigente. In questi casi, è obbligatorio delegare formalmente tale responsabilità a un soggetto esterno qualificato.

Nella pratica, la nomina è frequente e raccomandata in presenza di impianti termici centralizzati, soprattutto se:

  • L’edificio è ad uso collettivo, come condomini, scuole, ospedali o strutture ricettive.
  • L’impianto supera una certa soglia di potenza termica (di solito superiore a 35 kW).
  • Si desidera esternalizzare la gestione tecnica per evitare rischi e semplificare gli adempimenti normativi.

Non è invece obbligatorio nominare un terzo responsabile:

  • Quando si tratta di impianti autonomi in abitazioni private.
  • Se il proprietario è in grado di gestire personalmente l’impianto, con competenze e mezzi adeguati.

Tuttavia, anche in assenza di obbligo, molti scelgono comunque di affidarsi a un terzo responsabile per tutelarsi da rischi, semplificare la gestione e rispettare puntualmente le scadenze di legge. In contesti condominiali, inoltre, la nomina di un terzo responsabile permette di garantire imparzialità e trasparenza nella gestione, evitando conflitti tra condomini o errori da parte dell’amministratore.

Chi può ricoprire il ruolo di terzo responsabile

Per poter assumere formalmente il ruolo di terzo responsabile dell’impianto termico, è necessario essere in possesso di requisiti tecnici, professionali e legali ben precisi, definiti dalla normativa italiana. Non si tratta, infatti, di un ruolo aperto a chiunque: la legge richiede competenze certificate e idoneità professionale documentata.

Il soggetto che può essere nominato terzo responsabile può essere:

  • Una persona fisica in possesso dei requisiti tecnico-professionali previsti dal DM 37/2008, ossia abilitazione all’installazione e manutenzione di impianti termici.
  • Una persona giuridica (impresa o società), a condizione che al suo interno operi un tecnico responsabile con tali requisiti.
  • Una impresa installatrice o manutentrice abilitata, iscritta alla Camera di Commercio, con documentazione aggiornata e personale qualificato.

In particolare, il terzo responsabile deve:

  • Essere abilitato all’esercizio e manutenzione degli impianti termici, con competenze dimostrate attraverso corsi riconosciuti e iscrizione agli elenchi professionali.
  • Avere una polizza assicurativa per responsabilità civile, che copra eventuali danni a persone o cose derivanti da errori nella gestione dell’impianto.
  • Disporre degli strumenti tecnici necessari per il monitoraggio, la manutenzione e la verifica dell’impianto.

Un dettaglio importante è che non possono essere nominati terzi responsabili i soggetti privi di autonomia tecnica e organizzativa, come semplici operatori senza iscrizione ad albi o ditte non abilitate secondo la legge. Inoltre, la figura deve essere totalmente esterna rispetto al proprietario o all’amministratore dell’impianto, per garantire una piena assunzione di responsabilità.

Infine, la nomina deve essere formalizzata attraverso un atto scritto, che specifichi chiaramente le responsabilità assunte, i limiti operativi, la durata dell’incarico e le modalità di controllo e rendicontazione.

Vantaggi di affidarsi a un terzo responsabile

Affidare la gestione di un impianto termico a un terzo responsabile qualificato comporta una serie di vantaggi concreti, sia in termini di sicurezza che di efficienza gestionale ed economica. La nomina di questa figura consente al proprietario o all’amministratore di delegare completamente ogni onere tecnico e burocratico, riducendo in modo significativo i rischi legali e le complicazioni operative.

Tra i principali benefici ci sono:

  • Riduzione della responsabilità legale: affidandosi a un terzo responsabile, il proprietario o l’amministratore viene sollevato da ogni responsabilità civile e penale connessa alla gestione non conforme dell’impianto. In caso di guasti, sanzioni o incidenti, è il terzo responsabile a rispondere.
  • Gestione più professionale e continuativa: il terzo responsabile dispone di strumenti, competenze e personale specializzato per monitorare l’impianto in modo costante e prevenire problematiche prima che si trasformino in emergenze.
  • Rispetto puntuale della normativa: questa figura garantisce l’adempimento di tutti gli obblighi previsti per legge, come la manutenzione programmata, i controlli di efficienza energetica, l’aggiornamento del libretto di impianto e la trasmissione dei dati agli enti competenti.
  • Miglioramento dell’efficienza energetica: grazie a una manutenzione accurata e a interventi mirati, il terzo responsabile può contribuire a ottimizzare i consumi energetici, ridurre le emissioni e prolungare la vita utile dell’impianto.
  • Semplificazione burocratica: tutte le pratiche, i controlli, i registri e i rapporti con le autorità pubbliche vengono gestiti direttamente dal terzo responsabile, alleggerendo il carico amministrativo del committente.
  • Maggiore serenità per condomini e utenti: in ambito condominiale, la nomina di un terzo responsabile rappresenta una scelta di trasparenza e competenza, che aiuta a prevenire conflitti interni, incomprensioni e contestazioni sullo stato dell’impianto.

In definitiva, il terzo responsabile rappresenta una soluzione moderna, sicura e vantaggiosa per chiunque debba gestire un impianto termico di una certa complessità, soprattutto in ambiti collettivi dove la conformità normativa e la sicurezza degli utenti sono priorità imprescindibili.

Come avviene la nomina e cosa deve contenere

La nomina del terzo responsabile è un passaggio formale e regolamentato, che deve essere effettuato con precisione per garantire la validità giuridica dell’incarico e tutelare entrambe le parti coinvolte: il committente (proprietario o amministratore) e il soggetto incaricato.

Come avviene la nomina

La procedura inizia con la redazione di un atto scritto, che può assumere la forma di un contratto di manutenzione o di un accordo specifico di nomina. Questo documento deve essere sottoscritto da entrambe le parti e deve riportare chiaramente:

  • I dati identificativi del proprietario o del responsabile dell’impianto
  • I dati completi del terzo responsabile, compresi gli estremi dell’abilitazione e della copertura assicurativa
  • La descrizione dell’impianto termico interessato, con eventuale allegato tecnico

Il terzo responsabile deve poi compilare e firmare il libretto di impianto, assumendosi formalmente la responsabilità della gestione. Inoltre, nei casi previsti, la nomina deve essere comunicata agli enti locali competenti, ad esempio al Comune o al catasto regionale degli impianti termici.

Cosa deve contenere l’atto di nomina

Un atto valido deve contenere i seguenti elementi:

  • Durata dell’incarico: generalmente annuale, con possibilità di rinnovo.
  • Elenco dettagliato delle responsabilità assunte: esercizio, conduzione, manutenzione, controllo dell’efficienza, aggiornamento della documentazione, ecc.
  • Frequenza degli interventi programmati, in base alla normativa tecnica e alle caratteristiche dell’impianto.
  • Modalità di accesso all’impianto e gestione delle emergenze.
  • Obbligo di tenuta e aggiornamento del libretto di impianto e del rapporto di controllo di efficienza energetica.
  • Polizza assicurativa per danni a cose o persone, obbligatoria per legge.

In ambito condominiale, la nomina del terzo responsabile deve essere approvata in assemblea, secondo le maggioranze previste dal codice civile, e l’amministratore è tenuto a vigilare sull’effettiva attivazione dell’incarico.

È fondamentale ricordare che l’assenza di una nomina formale, anche in presenza di un tecnico che gestisce l’impianto, non trasferisce la responsabilità legale, che in tal caso rimane in capo al proprietario o all’amministratore.

Sanzioni in caso di inadempienze

La mancata nomina del terzo responsabile, nei casi in cui è richiesta dalla normativa, oppure una gestione non conforme dell’impianto termico, può comportare sanzioni anche molto gravi, sia di tipo amministrativo che penale. Le responsabilità ricadono direttamente sul soggetto formalmente incaricato, ma in sua assenza, sul proprietario dell’impianto o sull’amministratore condominiale.

Sanzioni per mancata nomina o gestione irregolare

Quando non viene nominato un terzo responsabile nonostante l’obbligo, si verifica una violazione della normativa ambientale ed energetica, che può essere sanzionata con:

  • Multe da 500 a 3.000 euro per mancata o errata compilazione del libretto di impianto.
  • Sanzioni da 1.000 a 6.000 euro per mancata esecuzione dei controlli sull’efficienza energetica.
  • Fino a 10.000 euro di sanzione in caso di violazioni reiterate o pericolose per la sicurezza.
  • Sanzioni penali (es. reato di omessa manutenzione o esercizio pericoloso) nei casi in cui la mancata gestione comporti danni a persone o cose.

Controlli e ispezioni

I controlli vengono effettuati periodicamente dagli enti locali competenti, come i Comuni, le Regioni, o enti delegati come l’ARPA o società accreditate. Durante le ispezioni, i tecnici verificano:

  • La corretta compilazione del libretto di impianto
  • La presenza di un terzo responsabile nominato
  • I rapporti di manutenzione e di controllo dell’efficienza energetica
  • La conformità dell’impianto alle normative vigenti

Nel caso in cui vengano riscontrate irregolarità, le sanzioni vengono elevate immediatamente, e può essere richiesto l’adeguamento entro tempi precisi, pena l’aggravamento delle misure.

Rischi per i proprietari e gli amministratori

In assenza di un terzo responsabile regolarmente incaricato, tutte le responsabilità restano in capo al proprietario o all’amministratore, che possono essere chiamati a rispondere in sede civile o penale per:

  • Malfunzionamenti che causano danni
  • Incendi o perdite pericolose
  • Infortuni a terzi causati dalla cattiva gestione dell’impianto

Affidarsi a un terzo responsabile non solo consente di evitare queste sanzioni, ma rappresenta anche una forma di tutela legale e assicurativa che può fare la differenza in caso di contenziosi o ispezioni.

Non rischiare: contattaci per una consulenza su misura

Contatta AstiEnergy

Desideri ricevere maggiori informazioni?

Compila il modulo e ti contatteremo al più presto per offrirti una panoramica completa sui servizi AstiEnergy.

 

*obbligatorio