Pompa di calore: che cos’è, come funziona e quanto costa 

pompa di calore differenza con climatizzatore

Che cos’è una pompa di calore 

Una pompa di calore è un sistema di climatizzazione che permette di riscaldare, raffrescare e produrre acqua calda sanitaria utilizzando energia presente nell’ambiente, come l’aria, l’acqua o il suolo. A differenza dei tradizionali impianti di riscaldamento, che generano calore tramite combustione, la pompa di calore trasferisce il calore da una fonte naturale all’interno dell’abitazione, riducendo drasticamente le emissioni di CO₂ e i consumi energetici

Il principio alla base di questa tecnologia è simile a quello di un frigorifero, ma con effetto inverso: mentre il frigorifero estrae calore dall’interno per rilasciarlo all’esterno, la pompa di calore estrae calore dall’ambiente esterno per trasferirlo all’interno. Questo processo è reso possibile da un ciclo termodinamico che sfrutta un fluido refrigerante in grado di evaporare e condensare, assorbendo e cedendo calore a seconda delle condizioni. 

Un aspetto fondamentale che distingue la pompa di calore da altri sistemi è la sua elevata efficienza: può produrre fino a 4 o 5 kWh di calore utilizzando solo 1 kWh di energia elettrica. Questo si traduce in un notevole risparmio sui costi energetici, soprattutto nel lungo periodo. 

Inoltre, le pompe di calore sono considerate tecnologie green perché sfruttano fonti rinnovabili e non emettono gas inquinanti direttamente nell’ambiente. Per questo motivo sono spesso incentivate da bonus fiscali e detrazioni statali, rendendole un investimento ancora più interessante per chi desidera migliorare l’efficienza energetica della propria casa

Come funziona una pompa di calore 

Il funzionamento di una pompa di calore si basa su un ciclo termodinamico che permette di trasferire calore da una sorgente naturale (come aria, acqua o suolo) all’ambiente domestico, senza produrlo direttamente attraverso combustione. Questo processo avviene grazie a un circuito chiuso in cui circola un fluido refrigerante, che cambia di stato da liquido a gas e viceversa, assorbendo e cedendo calore

Le fasi del ciclo termodinamico 

  1. Evaporazione: il fluido refrigerante entra nello evaporatore a bassa temperatura e pressione. Qui assorbe calore dalla sorgente esterna (aria, acqua o terreno), evaporando e trasformandosi in gas
  1. Compressione: il gas viene aspirato dal compressore, che ne aumenta la pressione e la temperatura. In questa fase il refrigerante è in grado di cedere il calore assorbito
  1. Condensazione: il gas ad alta temperatura entra nel condensatore, dove cede il suo calore all’impianto di riscaldamento dell’abitazione (radiatori, fan coil, pannelli radianti o ACS). Durante questa fase, il gas si condensa e torna allo stato liquido
  1. Espansione: infine, il fluido refrigerante passa attraverso una valvola di espansione, che ne riduce la pressione e la temperatura, preparandolo a ricominciare il ciclo. 

Le componenti principali 

  • Compressore: è il cuore del sistema, comprime il gas aumentando temperatura e pressione. 
  • Evaporatore: assorbe calore dall’esterno, facendo evaporare il refrigerante. 
  • Condensatore: cede calore all’ambiente interno, condensando il gas. 
  • Valvola di espansione: regola il flusso del refrigerante e abbassa la pressione. 

Modalità reversibile 

Molti modelli sono reversibili, ovvero possono funzionare anche come sistemi di raffrescamento in estate: in questo caso il ciclo si inverte, prelevando calore dall’interno e rilasciandolo all’esterno, come farebbe un condizionatore

Questo sistema rende la pompa di calore estremamente versatile e adatta a ogni stagione, riducendo il numero di dispositivi necessari per gestire il clima domestico. 

Tipologie di pompe di calore 

Le pompe di calore non sono tutte uguali: esistono diverse tipologie, che si distinguono in base alla fonte da cui prelevano il calore e al modo in cui lo cedono all’ambiente interno. La scelta della tipologia più adatta dipende da vari fattori, tra cui il clima, lo spazio disponibile, il tipo di impianto esistente e il budget a disposizione

Scopri le differenze tra pompa di calore e climatizzatore.

Aria-aria 

La pompa di calore aria-aria preleva il calore dall’aria esterna e lo immette direttamente nell’ambiente interno sotto forma di aria calda o fredda. È il sistema usato nei classici climatizzatori split

  • Vantaggi: facile da installare, costi contenuti, ideale per il raffrescamento estivo. 
  • Svantaggi: meno efficiente nei climi rigidi, non produce acqua calda sanitaria. 

Aria-acqua 

La tipologia aria-acqua è una delle più diffuse. Preleva il calore dall’aria esterna e lo trasferisce all’acqua dell’impianto di riscaldamento o all’acqua sanitaria

  • Vantaggi: adatta a impianti a pavimento o radiatori a bassa temperatura, buona efficienza. 
  • Svantaggi: resa variabile in base alla temperatura esterna. 

Acqua-acqua 

La pompa di calore acqua-acqua sfrutta il calore contenuto in acque di falda, fiumi o laghi. Offre un rendimento molto elevato, ma richiede condizioni ambientali favorevoli. 

  • Vantaggi: altissima efficienza, temperatura della sorgente stabile tutto l’anno. 
  • Svantaggi: necessità di permessi e pozzi, installazione complessa e costosa. 

Geotermiche (terra-acqua) 

Le pompe geotermiche estraggono il calore dal terreno attraverso sonde orizzontali o verticali. Offrono le migliori prestazioni in assoluto. 

  • Vantaggi: efficienza costante, ottime prestazioni anche in climi freddi. 
  • Svantaggi: installazione costosa e invasiva, serve molto spazio o perforazioni. 

Ibride (pompa di calore + caldaia) 

Le pompe di calore ibride combinano una pompa di calore con una caldaia a condensazione. Il sistema sceglie in automatico la fonte più efficiente in base alle condizioni climatiche. 

  • Vantaggi: flessibilità, ideale per ristrutturazioni, compatibile con impianti esistenti. 
  • Svantaggi: costo più elevato, manutenzione doppia. 

Vantaggi e svantaggi delle pompe di calore 

Le pompe di calore rappresentano una delle soluzioni più avanzate e sostenibili per la climatizzazione domestica. Tuttavia, come ogni tecnologia, presentano pro e contro da valutare attentamente prima dell’acquisto. 

Vantaggi 

1. Alta efficienza energetica 

Le pompe di calore possono raggiungere rendimenti molto superiori rispetto ai sistemi tradizionali, con un COP (Coefficient of Performance) che varia da 3 a 5. Questo significa che per ogni kWh di energia elettrica consumata, possono produrre fino a 5 kWh di energia termica. Il risultato è un notevole risparmio sui costi in bolletta

2. Energia rinnovabile e sostenibilità ambientale 

Utilizzando fonti naturali come aria, acqua o suolo, queste tecnologie permettono di ridurre drasticamente le emissioni di CO₂. Sono quindi perfette per chi desidera abbattere l’impatto ambientale della propria abitazione. 

3. Riscaldamento, raffrescamento e ACS 

Con un unico impianto è possibile riscaldare in inverno, raffrescare in estate e produrre acqua calda sanitaria tutto l’anno. Questo le rende estremamente versatili e adatte a tutte le stagioni

4. Incentivi e agevolazioni fiscali 

Le pompe di calore rientrano tra gli interventi incentivati tramite Ecobonus, Conto Termico e (dove applicabile) Superbonus, permettendo di ammortizzare i costi iniziali in pochi anni. 

5. Manutenzione ridotta 

Rispetto a una caldaia a gas, le pompe di calore richiedono meno manutenzione, poiché non vi sono combustioni né canne fumarie

Svantaggi 

1. Investimento iniziale elevato 

Il costo di acquisto e installazione può essere significativo, soprattutto per le pompe di calore geotermiche o ibride. Tuttavia, questo investimento viene ripagato nel medio-lungo periodo con il risparmio energetico. 

2. Efficienza variabile nei climi rigidi 

Le pompe aria-aria e aria-acqua perdono efficienza quando le temperature esterne scendono sotto lo zero, richiedendo un sistema di supporto (caldaia o resistenze elettriche). 

3. Richiesta di spazio e autorizzazioni 

Alcuni impianti, soprattutto quelli geotermici o acqua-acqua, richiedono spazi ampi o opere di perforazione, non sempre fattibili in ogni contesto abitativo. In alcuni casi sono necessarie autorizzazioni comunali o ambientali

4. Rumorosità delle unità esterne 

Le unità esterne possono generare rumore durante il funzionamento, elemento da tenere in considerazione in zone residenziali o con limitazioni acustiche

Quanto costa una pompa di calore 

Il costo di una pompa di calore può variare sensibilmente in base a diversi fattori: tipologia dell’impianto, potenza necessaria, tecnologia utilizzata, marca e complessità dell’installazione. Tuttavia, è possibile delineare delle fasce di prezzo indicative per avere un’idea realistica dell’investimento da affrontare. 

Prezzo della pompa di calore 

A seconda del tipo, ecco i prezzi medi di mercato

  • Pompa di calore aria-aria: da 800 a 3.000 € per unità split, a seconda della potenza e del numero di ambienti da climatizzare. 
  • Pompa di calore aria-acqua: da 4.000 a 10.000 €, più diffusa per uso domestico, adatta sia al riscaldamento che alla produzione di acqua calda sanitaria. 
  • Pompa di calore acqua-acqua: da 7.000 a 12.000 €, a cui si aggiungono i costi per la realizzazione dei pozzi o per l’accesso alla sorgente idrica
  • Pompa di calore geotermica: da 10.000 a 20.000 €, comprese le perforazioni verticali o scavi orizzontali, con costi fortemente variabili in base al terreno e alla profondità. 
  • Pompa di calore ibrida: da 6.000 a 12.000 €, ideale per impianti preesistenti, combinando efficienza e continuità. 

Costi di installazione 

Oltre al costo della macchina, bisogna considerare: 

  • Installazione base: da 1.000 a 3.000 € per impianti aria-aria o aria-acqua semplici. 
  • Installazioni complesse: fino a 6.000 € o più, per geotermiche o sistemi integrati con accumuli e pompe secondarie. 
  • Eventuali modifiche all’impianto esistente (come l’adattamento di radiatori o l’inserimento di sistemi a bassa temperatura) possono aumentare i costi. 

Costi di manutenzione 

Una pompa di calore ha costi di manutenzione contenuti

  • Controllo annuale o biennale: circa 100 – 150 € 
  • Pulizia filtri e controlli tecnici: se regolari, allungano la vita utile dell’impianto, che può superare i 15-20 anni. 

Quanto si risparmia? 

Grazie alla sua elevata efficienza, una pompa di calore può ridurre i costi di riscaldamento anche del 40-60% rispetto a un impianto tradizionale a gas, soprattutto se abbinata a fotovoltaico o a un impianto di accumulo termico

Incentivi e detrazioni fiscali 

Uno dei principali motivi per cui sempre più famiglie scelgono di installare una pompa di calore è la possibilità di accedere a incentivi statali molto vantaggiosi, che permettono di abbattere i costi iniziali anche del 50-65% o in alcuni casi di azzerarli completamente. Queste agevolazioni sono parte delle politiche italiane ed europee per favorire la transizione energetica e la decarbonizzazione degli edifici

Ecobonus 65% 

L’Ecobonus 65% è attivo per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti. Le pompe di calore rientrano tra i lavori agevolati, purché: 

  • Sostituiscano impianti di climatizzazione invernale esistenti 
  • Abbiano un coefficiente di prestazione (COP e SCOP) minimo, variabile in base alla potenza 
  • Vengano installate da professionisti certificati 

Il rimborso è suddiviso in 10 rate annuali in dichiarazione dei redditi. L’importo massimo detraibile può arrivare fino a 30.000 €

Conto Termico 2.0 

Il Conto Termico è un incentivo gestito dal GSE che prevede un rimborso diretto in conto capitale (quindi non sotto forma di detrazione fiscale), erogato entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori

È rivolto a: 

  • Privati 
  • Pubbliche amministrazioni 
  • Aziende agricole e condomìni 

Il contributo può coprire fino al 65% della spesa sostenuta e varia in base alla zona climatica, alla potenza della macchina e alla tipologia di pompa installata

IVA agevolata e cessione del credito 

Oltre agli incentivi sopra citati, è prevista: 

  • IVA agevolata al 10% per le ristrutturazioni edilizie 
  • Possibilità (da verificare annualmente) di sconto in fattura o cessione del credito a terzi, rendendo l’investimento più accessibile 

Quando conviene installarla 

La pompa di calore è una soluzione intelligente ed efficiente, ma non è sempre adatta a tutti i contesti. Per ottenere il massimo beneficio economico, energetico e ambientale, è fondamentale valutare quando e dove conviene davvero installarla. Alcune condizioni rendono questa tecnologia particolarmente vantaggiosa. 

1. In abitazioni ben isolate 

Le pompe di calore lavorano meglio in ambienti con buona coibentazione termica. Infatti, più una casa è isolata dal punto di vista termico, meno energia sarà necessaria per mantenerla calda in inverno e fresca in estate. In edifici con classe energetica alta (A, A+ o superiori), l’efficienza della pompa di calore raggiunge il suo massimo potenziale

2. In presenza di impianti a bassa temperatura 

Questi sistemi funzionano in modo ideale con impianti di riscaldamento a bassa temperatura, come i pannelli radianti a pavimento o i ventilconvettori (fan coil). Anche i radiatori tradizionali possono essere usati, ma spesso necessitano di essere sostituiti o affiancati da sistemi integrativi. 

3. In zone climatiche temperate 

Le pompe di calore aria-acqua e aria-aria rendono al meglio in zone dal clima mite o temperato, dove le temperature non scendono frequentemente sotto lo zero. In queste condizioni, la pompa può funzionare in modo costante e con elevato rendimento senza ricorrere a resistenze elettriche di supporto. 

4. Se abbinate a impianti fotovoltaici 

L’abbinamento con un impianto fotovoltaico consente di azzerare o ridurre notevolmente i consumi elettrici della pompa di calore. In questo caso, l’intero sistema diventa autosufficiente dal punto di vista energetico, incrementando i risparmi e la sostenibilità. 

5. In nuove costruzioni o ristrutturazioni profonde 

Installare una pompa di calore è più semplice ed efficiente in caso di nuove costruzioni o ristrutturazioni importanti, dove si possono progettare impianti moderni sin dall’inizio, integrare l’isolamento termico e adattare gli spazi alle esigenze del sistema

Pompa di calore: consigli finali 

La pompa di calore rappresenta oggi una delle tecnologie più efficaci, sostenibili e versatili per la climatizzazione residenziale. Che si tratti di riscaldare, raffrescare o produrre acqua calda sanitaria, questo sistema si distingue per la sua efficienza energetica elevata, la capacità di ridurre drasticamente le emissioni e di tagliare i costi in bolletta

Tuttavia, prima di procedere all’installazione, è fondamentale valutare con attenzione le caratteristiche dell’abitazione, la zona climatica, la disponibilità di impianti esistenti compatibili e la possibilità di accedere agli incentivi fiscali. Solo in questo modo sarà possibile massimizzare i benefici economici e ambientali dell’investimento. 

Ecco alcuni consigli pratici per chi sta pensando di installare una pompa di calore: 

  • Affidati sempre a professionisti qualificati, in grado di dimensionare correttamente l’impianto e consigliarti la soluzione più adatta. 
  • Verifica la classe energetica dell’edificio: una casa ben isolata ottimizza le prestazioni della pompa. 
  • Informati sugli incentivi disponibili: Ecobonus, Conto Termico o Superbonus possono ridurre il costo fino al 65% o più. 
  • Considera l’abbinamento con il fotovoltaico, per rendere l’impianto ancora più sostenibile e autosufficiente. 
  • Non puntare solo sul prezzo: un impianto economico ma sottodimensionato o poco efficiente rischia di non garantire il comfort desiderato e di durare meno. 

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